Nel 2025 i guadagni per i dipendenti potrebbero incrementarsi di 2.000 euro. La Legge di Bilancio dovrebbe includere numerosi Bonus.
Ottime notizie per i dipendenti, il 2025 potrebbe rivelarsi l’anno delle sorprese inaspettate. Si prevedono aiuti economici dal valore massimo di 2.000 euro. Per la conferma occorrerà attendere la Legge di Bilancio ma ci sono buone speranze che possano arrivare realmente.
Sappiamo che molti staranno pensando ad ennesime promesse non mantenute e hanno ragione ad avere un pensiero poco ottimistico. In Italia dal punto di vista economico c’è ben poco di cui gioire. Troppi stipendi bassi, pensioni insufficienti, scarse opportunità di lavori “seri”, molte tasse e bollette che mettono in ginocchio le famiglie. Ci vorrebbe un miracolo per superare tutti i problemi e non crediamo che il Governo sia in grado di farli.
Proprio pochi giorni fa, poi, la Premier a detto che si cercherà di porre fine ai Bonus a pioggia lasciando intendere una riduzione di aiuti ai cittadini. Giorgia Meloni faceva riferimento nel suo discorso ai soldi buttati dalla finestra, quelli erogati ma poco utili (un po’ come il Reddito di Cittadinanza, sussidio considerato inutile e dunque soppresso). Ciò non significa che lo Stato smetterà di sostenere le famiglie e i lavoratori (almeno quelli dipendenti).
La certezza è che il Governo dovrà recuperare risorse per ridurre il debito pubblico e questo potrebbe tradursi in una sparizione di alcune misure come la Carta Dedicata a Te. Ci sono miliardi di euro da recuperare ma i cittadini non possono essere lasciati allo sbaraglio. Probabilmente saranno svantaggiati gli italiani con redditi più alti che potrebbero essere chiamati a contribuire in modo significativo al salvataggio dell’Italia.
Per gli altri, invece, si prevedono novità con riferimento ai Fringe Benefits ossia quei benefici non monetari volti alla riduzione del carico contributivo e fiscale dei dipendenti. Sono, dunque, beni e servizi aggiuntivi a disposizione dei lavoratori che permettono risparmio e guadagni. Buoni pasto, buoni benzina, smartphone, borse di studio sono alcuni esempi dei benefici che non concorrono al reddito e non sono sottoposti a tassazione.
La soglia limite nel 2024 è di mille euro per tutti i lavoratori e 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico. L’idea del Governo sarebbe quella di stabilire un tetto unico tra i 1.500 e i 2 mila euro. Rimane, però, il solito problema. L’azienda non ha l’obbligo di utilizzare questi benefici quindi non tutti i lavoratori potranno approfittare del Bonus.
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