I consumatori sono stati avvisati di un nuovo richiamo per salmonella. Il prodotto è molto amato da grandi e piccini.
La lista dei richiami alimentari si allunga con un lotto di salsiccia probabilmente contaminato da salmonella. Per non mettere a rischio la salute non bisogna consumare il prodotto ma riconsegnarlo al punto vendita.
La salmonella è un agente batterico tra i più diffusi. Non sono rari i casi di contaminazione del cibo e di persone che finiscono all’ospedale a causa dell’infezione trasmessa dagli alimenti. La salmonellosi, nello specifico, si trasmette tramite l’ingestione di cibi e bevande contaminate oppure per contatto. Provoca infezioni gastrointestinali i cui sintomi sono vomito, nausea, dolori addominali, diarrea. I disturbi sono vari e di diversa intensità e serietà.
La gravità dell’infezione dipende dalla virulenza del sierotipo infettante, dal numero dei microrganismi ingeriti, dalle condizioni di salute della persone, dai fattori di resistenza all’infezione. Sono più a rischio i bambini molto piccoli, gli anziani e i soggetti con deficit immunitari o patologie pregresse. Nei casi più gravi la salmonellosi può causare febbre, mal di testa, dolori articolari e feci di colore verde. Le infezioni invasive, poi, portano polmoniti, endocarditi, pielonefrite oppure meningite, osteomielite e artrite settica.
Considerando la potenziale pericolosità della salmonella occorre prestare attenzione ai richiami con motivazione la possibile contaminazione da parte di questo agente batterico. L’11 settembre è stato segnalato il richiamo di un lotto di salsiccia secca del marchio “Il Baroncino” prodotta dall’azienda Salumificio Perugino Il Baroncino Snc con marchio di identificazione IT 9-3340/L CE.
Il lotto oggetto di ritiro è E2 con termine ultimo di conservazione a 90 giorni. La vendita del prodotto è già stata interdetta per evitare problematiche di salute nei consumatori. Lo stabilimento di produzione è in località Resina sulla strada Tiberina Nord S. Orsola 6 a Perugia. L’articolo non deve essere assolutamente consumato ma riconsegnato al punto vendita chiedendo il rimborso della spesa.
Considerando la frequenza dei richiami alimentari – negli ultimi giorni sono stati numerosi e hanno coinvolto diversi lotti di Insalata Iceberg per rischio microbiologico – consigliamo di visitare spesso il portale del Ministero della Salute e consultare la lista dei ritiri. Qui è presente la scheda con il prodotto incriminato completa di marchio, azienda produttrice, numero di lotto, data di scadenza, motivo del richiamo. Sarà più facile controllare in dispensa o in frigorifero la presenza di possibili prodotti dannosi per la salute.
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