Tessera sanitaria scaduta, come fare e come chiederla: i passaggi da seguire

Cosa fare in caso di tessera sanitaria scaduta, come funziona la procedere e come si richiede: guida e dettagli da sapere

La tessera sanitaria è un documento molto importante utile per varie pratiche, ma cosa fare nel caso in cui stia scadendo ed è scaduta? Qual è il meccanismo previsto per rinnovo, le modalità e cosa serve fare: ecco alcuni dettagli da sapere al riguardo.

Guida tessera sanitaria scaduta
Tessera sanitaria scaduta, come e cosa fare: i casi e dettagli – capitanoutimo.it

Quando si parla della tessera sanitaria si fa riferimento ad uno strumento rilevante che permette ad esempio di comprare dei prodotti in farmacia, o ancora l’accesso ai servizi online delle PA, nonché la relativa esibizione per mostrare il codice fiscale. A rilasciarlo gratis è l’Agenzia delle Entrate, a tutti i cittadini che hanno diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, che sono in possesso del codice fiscale, iscritti all’ASL di competenza.

La durata della tessera sanitaria è di sei anni e in genere in rinnovo ha luogo automaticamente, con l’Agenzia delle Entrate che invia quella nuova al domicilio fiscale che risulta all’Anagrafe Tributaria. Rispetto agli stranieri regolamenti residenti in Italia, la tessera scade in concomitanza con il termine del permesso di soggiorno.

I cittadini devono verificare la corretta iscrizione del domicilio fiscale all’Anagrafe Tributaria e procedere a segnalare qualora vi fossero eventualmente delle irregolarità. Qualora dovesse capitare che la tessera sia inviata ma non recepita o erroneamente non sia rinnovata automaticamente, il cittadino dovrà subito darne segnalazione all’ASL e capire la ragione del mancato rinnovo.

In ogni caso, pur con una tessera sanitaria scaduta, si avrà accesso alle prestazioni del SSN, mentre invece occorrerà far richiesta del nuovo documento qualora si viaggiasse all’estero, o in alternativa, il certificato sostitutivo della Tessera europea assistenza malattia. È chiaro che, in ogni caso, qualora non vi fosse il rinnovo automatico, il cittadino dovrà comunque adoperarsi per il rinnovo della stessa.

Tessera sanitaria scaduta e mancato rinnovo: come e cosa fare, i passaggi e alcuni aspetti a cui fare attenzione

Nel caso in cui la tessera sanitaria sia scaduta e vi sia un mancato oppure tardivo invio dall’Entrate di quella nuova, occorrerà che l’intestatario o colui che ne fa le veci o ne esercita la potestà, faccia richiesta del rinnovo tramite l’ASL di competenza o uno degli uffici delle Entrate. Con la richiesta, avverrà il rilascio di un certificato sostituivo da poter impiegare sino all’arrivo del nuovo documento.

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Tessera sanitaria scaduta: mancato invio, richiesta duplicato e altri aspetti – capitanoultimo.it

Dopo la segnalazione, l’ASL oppure le Entrate si occupano di comunicare subito al Sistema tessera sanitaria la richiesta in questione, con l’invio del nuovo documento che avverrà all’indirizzo di residenza legato al codice fiscale del soggetto interessato, il quale può anche monitorare l’evoluzione della pratica facendo riferimento al sito del Sistema Tessera Sanitaria, a cui accedere tramite il codice fiscale.

Più nel dettaglio della pratica del rinnovo della tessera sanitaria, quest’ultima avviene automaticamente ad opera dell’Entrate, e il cittadino potrà risolvere le irregolarità, qualora ve ne fossero, in modo facile. Un aspetto però importante riguarda la ragione dell’eventuale ritardo o del mancato invio della nuova tessera. Bisognerà controllare la presenza di un eventuale errore rispetto alla comunicazione del codice fiscale, elemento centrale per l’Agenzia per l’individuazione dell’indirizzo presso cui spedire la nuova tessera.

Il controllo può esser fatto presso l’ufficio territoriale più vicino, o mettendosi in contatto con l’Agenzia telefonicamente o attraverso i servizi digitali resi disponibili sul sito. Bisogna controllare anche la corretta iscrizione all’ASL. Un errore del genere potrebbe capitare quando, ad esempio, l’anno prima il soggetto ha cambiato il medico di base per ragioni di studio o lavorative. In tal senso, le verifiche possono esser fatte tramite l’ASL e, nel caso, procedere alla nuova iscrizione. Altresì, va controllato un eventuale errore riguardo l’indicazione della residenza.

Tessera sanitaria persa o rubata e richiesta duplicato

Un altro caso riguardante la tessera sanitaria, è quello legato all’eventuale smarrimento della stessa, o qualora questa venga rubata. Nel caso dello smarrimento, il cittadino dovrà richiedere subito un duplicato del documento, mentre nell’altro egli dovrà fare una denuncia alle autorità competenti.

Ponendo il focus sulla richiesta del duplicato della tessera, è possibile farla tramite l’Agenzia delle Entrate o l’ASL di competenza, indicando le motivazioni che potrebbero essere quelle legate alla perdita oppure lo smarrimento, al deterioramento, al furto, al macinato arrivo all’indirizzo di quella nuova tesa a sostituire quella scaduta.

Come si richiede il duplicato della tessera sanitaria?

Le modalità sono varie. Il cittadino può rivolgersi agli sportelli dell’Entrate o della propria ASL, con la compilazione del modulo cartaceo. E ancora online, sul portale dell’Entrate, focalizzandosi sulla stazione “richiesta del duplicato”. Bisognerà insieme i dati anagrafici, il codice fiscale ed altri dati. Nel caso del duplicato della Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi, bisognerà fare accesso all’area riservata tramite le credenziali.

Proseguendo con le modalità, vi è quella dell’email e PEC, con l’invio del modulo di richiesta modello AA4/8, che si può trovare sul sito dell’Agenzia, dopo la relativa compilazione in tutte le sue parti e dopo averlo sottoscritto, anche con firma digitale. Occorrerà al riguardo allegare anche la copia di un documento d’identità. Altra modalità è quello che prevede di far riferimento al servizio web del Portale Tessera Sanitaria, che permette il download in PDF della tessera, ovvero un file che si potrà stampare ed impiegare in alternativa al tesserino. Occorre però sapere che, quantomeno per ora, si tratta di una modalità riservata soltanto nel caso di coutenti rilasciati con scadenza a partire dal 2020.

Questi, alcuni dettagli generali sul tema, che è bene approfondire sui portali degli Enti e presso esperti del campo e soggetti competenti in materia, per saperne di più e chiarire ogni eventuale dubbio.

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