Chi vende su Vinted, eBay e Wallapop può finire nel mirino del Fisco ed essere accusato d un grave reato che costerà caro.
I venditori abituali sulle piattaforme online devono state molto attenti, i controlli del Fisco potrebbero portare ad un’accusa di evasione con conseguente sanzionamento. Vediamo come evitare di dover pagare una multa per un’attività che dovrebbe far risparmiare soldi.
La moda della vendita online di oggetti usati è dilagata negli ultimi anni. Questo escamotage consente di liberarsi di abiti, borse, accessori che non si utilizzano più e di guadagnare. Elettronica, abbigliamento, oggetti da collezione, si può vendere di tutto grazie a piattaforme come Vinted, eBay, Wallapop. Il funzionamento del sistema è piuttosto semplice. I venditori inseriscono gli articoli, determinano il prezzo in base allo stato del prodotto, aggiungono una descrizione e attendono che un acquirente si proponga per l’acquisto.
Questi servizi prevedono che chi vende paghi una percentuale utile per finanziare il sito web. C’è chi riesce a vendere un solo articolo e chi è diventato un “imprenditore” riuscendo a guadagnare parecchi soldi. Si devono pagare tasse sui ricavi? Dare una risposta a questo dubbio è fondamentale per non rischiare problemi con il Fisco.
Il commercio online di oggetti usati è disciplinato da una normativa che pochi approfondiscono. Chi vende occasionalmente su Vinted, eBay e piattaforme simili non deve pagare alcuna tassa. L’importante è rimanere al di sotto di una certa cifra. In caso contrario non solo si dovranno corrispondere le imposte ma bisognerà anche aprire la Partita IVA. Le piattaforma online sono costrette a segnalare i dati riguardanti le vendite effettuate dagli utenti.
Risulta facile all’Agenzia delle Entrate avere un quadro generale dei soldi che circolano su questi siti. Al verificarsi di specifiche condizioni, il Fisco potrebbe richiedere agli utenti di ottemperare a degli obblighi proprio come la citata apertura della Partita IVA. Il fine è contrastare l’evasione fiscale. Il venditore ha il dovere di compilare un modulo con i propri dati nel momento in cui effettua 30 vendite in un anno solare oppure ha un guadagno superiore a 2 mila euro in un anno.
Nel modulo dovrà indicare i propri dati personali (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, codice fiscale, ragione sociale). La piattaforma utilizzata segnalerà all’Agenzia delle Entrate anche l’IBAN salvato nell’account e i dati del conto corrente. Le informazioni verranno inviate entro il 31 dicembre dell’anno in corso. Per ricavi oltre i 5 mila euro si dovrà aprire la Partita IVA e pagarvi le tasse.
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